Resistere alle tentazioni del piacere nell’assumere cibo è una delle difficoltà di chi comincia una dieta. Vogliamo dare delle idee e delle tecniche per superare le tentazioni vincendole.

Qui presento una prima intuizione e una semplice tecnica.

Come resistere alle tentazioni riguardo alla dieta prefissata?

Padroneggiare il piacere per diventare noi stessi.

La cosa vale anche per chi ha problemi con una dipendenza qualsiasi, come il bere alcolici, assumere stupefacenti, agire comportamenti eccitanti come il gioco d’azzardo, gli acquisti compulsivi, i videogiochi e tante altri ancora.

Ho pensato a queste persone e alla mia esperienza con il cibo leggendo le parole di un grande filosofo danese considerato il padre dell’esistenzialismo, quella corrente filosofica che si oppone alle astruserie di tanta altra filosofia, del suo tempo come anche di oggi, per mettere al centro della riflessione i problemi dell’uomo concreto e vivo.

Søren Kierkegaard scrive nel suo Aut aut del 1843:

L’arte di signoreggiare il piacere non sta tanto nel distruggerlo o nel rinunziarvi completamente, quanto nel determinare il momento… Se tu sei in grado di dire a te stesso: “in questo istante non voglio, solo tra un’ora”, tu sei guarito.  (Edizione Oscar Mondadori – Leggere i classici, 1993, p. 78)

“Signoreggiare il piacere”

“Signoreggiare il piacere” è una bellissima espressione. Implica l’essere “signore” e padrone di uno stimolo interno/esterno sfuggendo alla condizione di burattino, di schiavo o di reazione meccanica che invece caratterizza il vissuto di chi si sottomette ai piaceri fino a farli diventare il proprio tiranno.

Al netto delle difficoltà mediche e sociali, affrontare una dieta o un regime alimentare per dimagrire e irrobustirsi con l’esercizio ci vedrà tutti passare da questo snodo della vita.

Signoreggiare il piacere implica che noi abbiamo scelto di esser signori di noi stessi e di vivere costruendo il nostro io con una scelta di libertà e responsabilità. Si tratta di porre azioni di cui siamo autori e responsabili unici.

Il contrario è vivere sempre di re-azioni agli stimoli del corpo, alle attese degli altri e ai pregiudizi di cui siamo portatori e di cui non ci rendiamo nemmeno più conto.

Ma come imparare a signoreggiare il piacere?

Non distruggendolo o rinunziandovi completamente.

E’ la via della ascesi radicale e della rinuncia, che però non dura, esattamente come le diete drastiche che poi conducono ad una fame da lupo che è impossibile da sostenere e fa riprendere i chili persi stoltamente.
Si tratta di provare a “posticipare” il piacere e imparare e vivere nell’attimo presente esercitando su questo attimo presente la mia signoria. “Dopo”. Tra un’ora”. E stai certo che in quel secondo istante potrai anche goderti un po’ di piacere nell’assumere cibo ma sarà un piacere vissuto e scelto da uomo/donna libero e non da sottomesso.

Imparare questa tecnica conduce alla signoria sul proprio io e ci permette di accedere ad un piacere superiore.

E’ il piacere dell’essere se stessi e dell’essere costruttori del proprio destino. Un piacere immensamente più grande di quello che viene da una abbuffata compulsiva.

Provare per credere.

Articolo scritto per MC Wellness Club dal Dr. Paolo Ciotti Psicologo Psicoterapeuta – O.P.L. 03/16212