Ercolina e Poliercolina: le differenze

L’Ercolina è un attrezzo che mira all’allenamento della forza muscolare resistente tramite esercizi di trazione con carico. Il suo nome ricorda, non a caso, quello del forte Ercole.

Nasce con lo scopo di simulare il movimento di spinta con i bastoncini che gli atleti compiono durante lo sci per permettere loro, durante il periodo estivo, di mantenere la forza e la precisione tecnica acquisita al livello degli arti superiori.

Mentre l’Ercolina permette di allenare solo un braccio per volta, la Poliercolina supporta anche l’allenamento di entrambe simultaneamente.

Si compongono di cavi con pesi e maniglie per l’impugnatura, che poggiano su delle carrucole. Come la maggior parte degli attrezzi con cavi, Ercolina e Poliercolina non supportano carichi pesanti.

Tuttavia riducendo o aumentando la corsa della corda tra le carrucole presenti è possibile aumentare o ridurre la fatica del medesimo peso.

Perché sceglierle

Ercolina e Poliercolina, come abbiamo visto, nascono con uno scopo ben preciso, ma non per questo si sono limitate al settore per il quale sono state pensate.

Il loro impiego ha conquistato molto più terreno: merito della loro compatibilità con esercizi finalizzati alla tonificazione quanto con quelli che puntano all’aumento della massa muscolare, passando per l’essere degli utili strumenti anche all’interno di protocolli riabilitativi.

Non obbligando il corpo in una posizione fissa durante lo svolgimento degli esercizi, danno la possibilità di variare l’angolo di lavoro (lo spazio di movimento circa il rapporto tra la posizione del corpo e quella degli arti) e, di conseguenza, controllare maggiormente l’azione sulle fasce muscolari.

Possibilità di esercizio

Mischiando tra loro diversi settaggi delle maniglie, posizioni del corpo durante l’esercizio e movimenti, le combinazioni che si creano sono davvero tante; ancor più producente è l’abbinamento di questi attrezzi ad accessori come panche e barre.

Ad esempio: usando il gancio alto per il cavo della maniglia, possiamo lavorare con delle adduzioni frontali o laterali oppure delle spinte in basso, a seconda della zona che vogliamo stimolare maggiormente (principalmente pettorali e dorsali nei primi due casi, tricipiti in quest’ultimo).

   

Agganciando, invece, la maniglia nella parte bassa della macchina è possibile lavorare su deltoide, trapezio e romboide compiendo delle alzate laterali o frontali, delle tirate dietro oppure delle spinte dietro. Sempre con questo settaggio, possiamo altrimenti fare delle flessioni del braccio per stimolare i bicipiti brachiali.

Non solo braccia!

Nonostante queste macchine siano pensate per l’allenamento della parte superiore del corpo, le possibilità che offrono non si fermano nemmeno qui.

 

E’ infatti possibile introdurre l’ausilio di cavigliere (per alcuni casi, anche accompagnate da una panca) e sfruttare l’Ercolina per l’allenamento delle gambe e dei glutei.

Si passa quindi all’esecuzione di estensioni, adduzioni e abduzoni per allenare glutei, adduttori, abduttori e quadricipiti.

O ancora, per l’allenamento degli addominali e obliqui.

 

 

Non importa che voi siate o meno degli appassionati o dei professionisti di sci: sicuramente questi attrezzi hanno qualcosa che fa al caso vostro!