Le società sportive confondono la figura del preparatore fisico (atletico) con quello dell’allenatore.

Allenare è una questione di tecnica, conoscenza, professionalità, sensibilità. Vuol dire avere un bagagliaio di competenze verificate e una predisposizione all’evoluzione e all’apprendimento continuo.

Queste sono caratteristiche difficili da trovare nella maggior parte delle persone che, oggi, lavorano nell’ambiente sportivo.

Nel mondo sportivo esistono quindi due figure importantissime.

Da una parte abbiamo il Preparatore Fisico (Atletico) e dall’altra l’Allenatore.

Nello specifico:

Il preparatore fisico è la figura professionale preposta a curare e gestire il percorso motorio-fisico generale ed individuale degli atleti agonisti e non.

Grazie alla valutazione antropometrica, al controllo posturale e funzionale ed esaminando il gesto atletico – tecnico, il Preparatore Fisico redige il protocollo di allenamento ed il percorso specifico dell’atleta.

Mette quindi in condizione l’atleta di raggiungere la condizione fisica ideale per la migliore performance e di esprimere lo stato di massima potenza delle unità motorie interessate (muscoli).

La massima potenza è un presupposto di vitale importanza per tutti gli sport, in quanto risultato del prodotto di due caratteristiche fisiche: forza (qualità fisica) e la velocità (grandezza fisica).

La gestione di tutte queste attenzioni del preparatore fisico sono mirate, anche e soprattutto, alla prevenzione degli infortuni (molto presenti nelle competizioni) e al ritorno dei livelli iniziali espressi prima dell’infortunio.

 

L’allenatore è un esperto in tecniche di allenamento, riattivazione muscolare, esercizio correttivo e posturale.
L’allenatore è colui che riceve, dal preparatore fisico, l’insieme delle direttive tecnico-operative inerenti il percorso di allenamento mirato.

Oltre ad avere tutte le competenze specifiche, l’allenatore ha un ruolo molto importante per lo stimolo psicologico ed emotivo dell’atleta.

Come recita il grande Prof. Carlo Vittori “Cari allenatori, ridiventate educatori e allenate i vostri atleti come fossero figli vostri”.

 

La sinergia attiva tra il preparatore fisico e l’allenatore è fondamentale. Sia che si tratti di sport individuali che di squadra.

In ogni società sportiva dovrebbero coesistere queste figure professionali che difficilmente possono essere rappresentate da un’unica persona.

Facciamo un esempio pratico: ogni squadra è composta da giocatori con caratteristiche e ruoli differenti. Il preparatore fisico individua il percorso di allenamento generale di squadra e i deficit fisici e di mobilità di ogni singolo giocatore. Per ognuno valuterà il protocollo di rieducazione e riattivazione muscolare adeguato. Ogni allenatore interverrà nella specifica competenza, atletica leggera (corsa), rinforzo muscolare (allenamenti isotonici, pesistica), postura e riattivazione muscolare (esercizio correttivo) , gesto tecnico atletico del proprio sport.

Perchè Allenare è una attività educativa.