Quante volte, nel tentativo disperato di recuperare del tempo, ci priviamo di un po’ del nostro sonno in cambio di una manciata di minuti? A tutti è capitato di farlo di volta in volta, ma alcuni ne fanno una malsana abitudine. Cosa stiamo negando al nostro corpo, così facendo? Al contrario di ciò che potrebbe sembrar essere intuitivo, il sonno è uno dei momenti in cui il nostro corpo lavora di più e le attività che svolge in quest’occasione sono tutt’altro che superflue.

Il prezzo dell’insonnia

Quante siano le conseguenze di una notte insonne sulla qualità della giornata che la segue, lo si sa bene: disattenzione, carenza di memoria, stanchezza e irritabilità sono solo alcuni esempi; cos’altro, però, risente di questa mancanza?

Prime fra tutte, vengono colpite le facoltà cognitive: il sonno è infatti fondamentale per il loro rafforzamento in generale ed in particolar modo per la consolidazione dei ricordi.

Segue il benessere del cervello che quando ci addormentiamo inizia a liberarsi dalle tossine prodotte e accumulate nell’arco della giornata.

Non viene risparmiato il metabolismo, in particolar modo per quanto riguarda alcuni processi legati all’insulina. Possibili ripercussioni sono anche problematiche di tipo cardiovascolare ed ipertensione.

Anche la pelle mostra i segni dell’insonnia: il sonno permette alle cellule di rigenerarsi più rapidamente, rendendola più elastica.

I problemi di digestione sono solo un altro esempio… insomma, ce n’è per tutti e per tutto, corpo e mente.

Scappare di corsa

Sono ben noti i consigli più popolari contro l’insonnia: evitare caffeina e schermi (tv, pc, cellulari) prima di andare a dormire, ma leggere un libro, bere una tisana…

Un rimedio tanto efficace quanto troppo poco discusso è la regolare pratica di attività fisica, che permetterebbe sia un addormentarsi più repentino che un sonno più duraturo. Si ipotizza che questi benefici siano dovuti all’influenza che il moto ha sulla temperatura corporea (che si abbassa in seguito all’attività motoria), sul ripristino dei ritmi circadiani e sulla produzione di endorfine (innescata dal movimento) le quali agiscono a loro volta su ansia e stress.

Sembra essere determinante l’orario in cui l’attività viene svolta: il momento ottimale pare essere collocato all’incirca ad un paio di ore prima di coricarsi. La tipologia di sport migliore per questo scopo è l’esercizio aerobico moderato: è perfetta quindi, ad esempio, una camminata a passo spedito.

Il nostro fisico ci comunica sempre ciò di cui ha bisogno, e non è da meno riguardo al sonno. Imparare ad ascoltarlo e dargli ciò che ci chiede vuol dire prendersene cura e preservarlo: mente e corpo ringrazieranno!